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Tensione al confine: Pyongyang accusa Seul di spari di avvertimento
Pyongyang ha denunciato ufficialmente che le forze sudcoreane hanno sparato colpi di avvertimento lungo la zona demilitarizzata (DMZ), suscitando nuove tensioni nella penisola coreana. L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA ha rilasciato un comunicato in cui descrive l’episodio come un atto di aggressione unilaterale da parte di Seul.
Accuse di Pyongyang
- Ora e luogo: le presunte scariche sarebbero avvenute alle prime luci dell’alba, nei pressi del confine nella provincia sudcoreana di Gyeonggi.
- Motivazione: secondo Pyongyang, Seul avrebbe aperto il fuoco per intimorire i soldati nordcoreani dopo il sorvolo di un drone.
- Reazione nordcoreana: richiesta di ritiro delle truppe sudcoreane e condanna dell’episodio come violazione degli accordi di armistizio.
La replica di Seul
Le autorità sudcoreane hanno categoricamente negato qualsiasi sparo. Il Ministero della Difesa di Seul ha confermato di non aver registrato alcuna attività di fuoco nelle aree indicati e di monitorare costantemente la situazione lungo la DMZ per evitare incidenti.
Il contesto geopolitico
La penisola coreana resta un punto caldo dello scacchiere asiatico. Dopo il fallimento di recenti colloqui sul disarmo nordcoreano e il lancio di missili a medio raggio da parte di Pyongyang, ogni segnale di tensione rischia di innescare nuove crisi diplomatiche. Gli osservatori internazionali invitano entrambe le parti al dialogo e alla moderazione, sottolineando l’importanza di mantenere attivi i canali di comunicazione militare.
Prospettive: rimane da vedere se le autorità sudcoreane risponderanno alla richiesta di chiarimenti di Pyongyang o se si ricorrerà a mediazione internazionale per evitare un’escalation.
Fonte: TGCOM24